Vino e sostenibilità

Certificazione di qualità sostenibile, riciclo e vendemmia sociale

La sostenibilità è uno dei grandi temi attuali nel mondo della viticoltura e anche l’azienda Antonio Facchin si muove in questa direzione.

In anticipo rispetto alla maggioranza degli altri produttori di Prosecco, l’azienda Antonio Facchin ha ottenuto la certificazione di qualità sostenibile APE, che viene attribuita a un sistema di produzione improntato al rispetto di criteri e di norme che riducono al minimo l’uso di sostanze chimiche, pesticidi e fertilizzanti. Lo scopo di tale scelta produttiva è garantire una qualità del prodotto significativamente superiore alle norme commerciali correnti e, in contemporanea, salvaguardare l’ambiente tanto da richiamare la presenza delle api, nonché tutelare la salute degli operatori, dei consumatori e dei cittadini tutti.

Inoltre, per la produzione del proprio vino da agricoltura sostenibile, l’azienda Facchin utilizza esclusivamente energia verde, ovvero energia prodotta da fonti rinnovabili, garantendo il riciclo delle materie malgrado i costi più elevati. Sempre in tema di riciclo, l’azienda non utilizza vetro bianco per le sue bottiglie ma preferisce quello scuro che, da una parte, preserva meglio il vino e, dall’altra, limita il consumo di vetro vergine così da riutilizzare fino al 90% di materiale. 

Con un’estensione del termine, sostenibilità significa anche responsabilità economica e sociale, che include ad esempio la cura dei lavoratori. Il momento della vendemmia in casa Facchin e, in particolare la vendemmia sociale (#vendemmiasociale) nata per sostenere i malati oncologici e le loro famiglie, esemplifica questa attenzione dell’azienda per il benessere sociale. La vendemmia è il momento in cui si portano a casa i risultati di un anno intero e quindi, malgrado il duro lavoro, è una festa. E in quanto tale, si conclude quotidianamente, secondo la più antica tradizione contadina, con un momento di convivialità in agriturismo a mangiare e bere i prodotti di cui la terra ci fa dono.